Published 2020-05-04
Keywords
- Dis-umanizzazione, intimità, privacy, social media, educazione,
- Dehumanization, intimacy, privacy, social media, education
Abstract
Le opinioni di senso comune tendono, generalmente, a considerare i social media, e più in generale il web, come i principali responsabili di fenomeni quali, ad esempio, il cyberbullismo, la violazione della privacy, etc. La tesi che si vuole sostenere in questo lavoro è che le cause di questi fenomeni vadano cercate, principalmente, nei processi di dis-umanizzazione che prendono forma nella vita offline, mentre il ruolo giocato dai media sarebbe quello di amplificarne la portata. Emerge sia l’importanza della riflessività in quanto processo in grado di orientare le scelte (emotive e razionali) nella vita delle persone, sia l’importanza di una riflessione attenta sulla dimensione educativa della cura del sé in quanto prassi del sapere umano.
Social media, and more generally the web, are accused by common sense as responsible for phenomena such as cyberbullying, privacy violation, etc. The thesis we want to argue in this work is that the causes of these phenomena should be sought, primarily, in the dehumanizing processes that take place in offline life, while the role played by the media is to amplify the scope. It is then clear the importance of reflexivity as a process that can guide choices (emotional and rational ones) in people’s lives, and the importance of a careful reflection on the educational dimension of itself considered as human knowledge practice.