Abstract
L'articolo indaga il binomio media e disabilità che si presenta declinato in una duplice forma: da un lato i media si sono inseriti ampiamente nei processi formativi delle persone con disabilità, dall’altro essi si presentano come veicolo della concettualizzazione e delle questioni inerenti alla disabilità. Entrambe le riflessioni si pongono all'interno di una indagine più ampia, che è quella di come i media contribuiscono a formare o a deformare la cultura della disabilità o la cultura dell'inclusione. Nella seconda parte vengono presentati gli esiti di una ricerca effettuata nella pubblicistica contemporanea, da cui emerge un lessico e un discorso sulla disabilità ancora parziale e immaturo, non in linea con gli esiti della ricerca scientifica.
The article investigates the combination of media and disability that is articulated in two directions: on one hand, the media are deeply inserted in the educational process of persons with disabilities, on the other hand, the media are presented as a means to conceptualize the meaning and disability issues. Both reflections are placed within a broader investigation, which is that of how the media contribute to form or deform the disability culture or the culture of inclusion. In the second part, results of a research carried out in contemporary journalism are presented. They demonstrate that the lexicon and the discourses on disability are still incomplete, immature, and not in line with the results of scientific research.