Published 2020-05-04
Keywords
- Studio di caso, media literacy, genere, rappresentazioni mediali, resistenza,
- Case study, media literacy, gender, media representations, resistance
Abstract
La resistenza è una componente nota delle classi in cui si affrontano temi legati alla giustizia sociale ed è spesso vista come un impedimento all’apprendimento. Il presente studio di caso ha esplorato possibili scenari di resistenza nelle classi in cui vengono discusse le rappresentazioni mediali di genere e le reazioni degli insegnanti a tale resistenza. I metodi usati per la raccolta dei dati includevano osservazioni in classi della scuola superiore negli Stati Uniti e interviste con insegnanti e studenti. I risultati suggeriscono che gli insegnanti di media e gender literacy in aula potrebbero scegliere di ignorare la resistenza degli studenti perché la considerano come un ostacolo per l’apprendimento. Allo stesso tempo, la resistenza degli studenti non implica necessariamente un fallimento dei docenti. I risultati suggeriscono anche che la resistenza nelle classi di media e gender literacy può essere sia aperta che sottile, e può essere combinata con l’apprendimento. Questo studio di caso offre l’opportunità di riflettere sul valore di riconoscere la resistenza e promuovere l’importanza di un dialogo civile su questioni sociali controverse.
Resistance is a known component of social justice classes, and it is often seen as impeding learning. The current case study explored possible scenarios of resistance in classrooms where media representations of gender are discussed, and teachers’ reactions to such resistance. Methods used for collecting data included observations in U.S. high school classes as well as interviews with teachers and their students. Findings suggest that instructors in media and gender literacy classrooms might choose to ignore students’ resistance because they see it as an obstacle for learning. At the same time, students’ resistance does not necessarily mean instructors’ failure. The findings also suggest that resistance in media and gender literacy classes can be both open and subtle, and may be combined with learning. This case study provides opportunities for reflection on the value of recognizing resistance and promoting the importance of a civil dialogue about controversial social issues.