V. 11 (2022): gennaio-giugno
Sezione monografica: Testimoni di se stessi

Avere cura del mondo. Diffrazioni dell’io nella poesia di Alessandra Carnaroli

Pubblicato 2022-06-23

Come citare

Bello Minciacchi, C. (2022). Avere cura del mondo. Diffrazioni dell’io nella poesia di Alessandra Carnaroli. L’ospite Ingrato, 11, 105–124. Recuperato da https://oaj.fupress.net/index.php/oi/article/view/13644

Abstract

Il saggio è dedicato alla poesia di Alessandra Carnaroli, che tra il suo libro di esordio, Taglio intimo (2001), e il più recente, 50 tentati suicidi + 50 oggetti contundenti (2021), ha elaborato un’organica e solida architettura testuale nella quale identità e soggettività del poeta non assumono movenze liriche classiche. Il saggio indaga il rapporto tra io autoriale, che scompare a vantaggio dell’“altro”, e io personaggio che parla in prima persona mutando da poesia a poesia, entro temi legati alla souffrance. Attraverso una lettura a contatto di testi poetici scelti nell’arco della sua intera produzione, l’articolo evidenzia e interpreta sia peculiarità stilistico-estetiche, sia la dolente polifonia di voci altrui. L’indagine propone di leggere la poesia di Carnaroli alla luce delle teorie sulla «cura del mondo» nei termini esposti da Elena Pulcini. La sollecitudine verso l’altro, massime quando è colto nella sua vulnerabilità, come avviene nella poesia di Carnaroli, appare un tentativo di ricostruire il legame sociale, un atto di «cura del mondo».