Pubblicato 2022-06-23
Come citare
Abstract
Un ripercorso, ad ampio raggio, dell’esperienza poetica nel passaggio dall’“assolutamente moderno” al contemporaneo e fino all’area della ricerca più recente (messa in parallelo, questa, con alcune delle posizioni portanti degli anni ’60 del precedente): vòlto alla definizione di quel blank, dissipativo-generativo, de-creante e ri-creante, cangiante o entropico, che (dall’emergere dell’altro – non come persona, ma come campo di centrifughe tensioni) mette programmaticamente in questione la stessa consistenza d’uno stabile spazio identitario, in poesia. D’uno spazio cioè che non sia quello, critico e auto-contestativo, d’una pantomima incorporea da giocarsi sopra lo stesso sovrascriversi del mondo, in uno sfavillìo di strozzate, implose apparizioni.