V. 11 (2022): gennaio-giugno
Fortiniana

La metrica accentuale di Franco Fortini. Teoria e prassi

Pubblicato 2022-06-22

Come citare

Giuntini, C. (2022). La metrica accentuale di Franco Fortini. Teoria e prassi. L’ospite Ingrato, 11, 271–295. Recuperato da https://oaj.fupress.net/index.php/oi/article/view/13653

Abstract

Scopo del saggio è quello di approfondire le riflessioni di Franco Fortini sulla metrica libera, partendo dai suoi scritti teorici sull’argomento. Tali riflessioni sulla metrica non sono tanto di carattere estetico, quanto piuttosto di tipo sociologico, oltre che letterario: la metrica è infatti per Fortini un mezzo per recuperare un orizzonte condiviso con i lettori. Una delle ipotesi più affascinanti di Fortini riguarda l’esistenza di un nuovo tipo di metrica, che secondo lui ha iniziato a instaurarsi dagli anni Quaranta del Novecento, detta “accentuale”, basata sull’isocronia degli accenti. Per verificare questa ipotesi e per comprendere meglio la natura della metrica accentuale sono state analizzati alcuni testi poetici dell’autore. Si è potuto constatare che la metrica accentuale è un sistema metrico meno cogente rispetto a quello tradizionale, ampiamente basato sul ritmo e anche sulla soggettività di ciascun lettore. Per questi stessi motivi, la metrica accentuale presenta forti margini di incertezza quanto all’interpretazione e alla dizione; nonostante ciò possa sembrare un elemento problematico, si conclude che invece è il punto di forza della teoria fortiniana, dal momento che rende possibile una maggiore partecipazione e coinvolgimento da parte del pubblico, il che è l’aspetto fondamentale, secondo Fortini, per il futuro della poesia.