V. 10 (2021): luglio-dicembre
Scrittura / Lettura / Ascolto

Lo sguardo, il canto e le luci dell’universo. Forme della letteratura ecologica nella trilogia animalista di Anna Maria Ortese

Pubblicato 2021-12-20

Come citare

Rossi Orts, C. (2021). Lo sguardo, il canto e le luci dell’universo. Forme della letteratura ecologica nella trilogia animalista di Anna Maria Ortese. L’ospite Ingrato, 10, 399–414. Recuperato da https://oaj.fupress.net/index.php/oi/article/view/13698

Abstract

’articolo intende approfondire la questione della sensibilità ecologica ortesiana, chiedendosi in che senso i tre romanzi “animalisti” (L’Iguana, Il cardillo addolorato e Alonso e i visionari) possano essere considerati delle opere “ecologiche” al di là della presenza in essi di personaggi dalle fattezze animalesche e del dichiarato animalismo dell’autrice (quale emerge, ad esempio, negli scritti di Corpo celeste e Le Piccole Persone). Partendo dall’analisi del Cardillo addolorato, il saggio propone una chiave di lettura applicabile anche all’Iguana e ad Alonso e i visionari: la complessità della struttura narrativa dei romanzi è volta al ridimensionamento dell’elemento prettamente umano della trama e spinge il lettore ad adottare una prospettiva rinnovata, straniata, non antropocentrica sui fatti narrati e, più in generale, sulla realtà umana. L’articolo si conclude proponendo alcune osservazioni sulla possibile unitarietà e precocità del progetto della trilogia animalista e sul ruolo fondamentale riconosciuto da Ortese alla letteratura e all’arte, vie fondamentali non solo per l’espressione della sua personale sensibilità ecologica, ma anche per la rivelazione e la trasmissione di questa sensibilità ai lettori.