V. 15 N. I (2024)
Sezione monografica Cesare Cases: l’opera, l’archivio, l’eredità

Una rivoluzione simbolica nel campo letterario italiano. Il carteggio fra Cesare Cases e György Lukács (1953-1958)

Michele Sisto
Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

Pubblicato 2024-07-18

Parole chiave

  • Cesare Cases,
  • György Lukács,
  • transfer culturale,
  • teoria della letteratura,
  • storia letteraria,
  • critica militante,
  • marxismo
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Come citare

Sisto, M. (2024). Una rivoluzione simbolica nel campo letterario italiano. Il carteggio fra Cesare Cases e György Lukács (1953-1958). L’ospite Ingrato, 15(I), 111–136. https://doi.org/10.36253/oi-16362

Abstract

Il carteggio fra Cesare Cases e György Lukács comprende ca. 160 lettere scritte fra il 1953 e il 1970. Questo saggio si concentra sul primo periodo (1953-1958) e in particolare sul tentativo di Cases di produrre un cambiamento negli orientamenti della critica letteraria e, di conseguenza, della produzione letteraria in Italia, attraverso la traduzione di alcuni testi chiave di Lukács e l’adozione in proprio del suo metodo critico. Nelle lettere l’“allievo” e il “maestro” discutono minutamente le prese di posizione di Cases sul piano 1) della teoria generale della letteratura (sul modello de Il marxismo e la critica letteraria), 2) della storiografia letteraria (sul modello della Breve storia della letteratura tedesca) e 3) della critica militante (sul modello de Il significato attuale del realismo critico). Facendosi promotore dell’estetica marxista di Lukács contro le estetiche concorrenti di Croce, del Pci, degli esistenzialisti, dei fenomenologi, ecc. Cases tenta quella che Pierre Bourdieu definisce una “rivoluzione simbolica” nel campo letterario italiano.