V. 15 N. I (2024)
Scrittura / Lettura / Ascolto

“Finding oneself” in another language: understanding translingualism and building tools for dealing with trauma in educational contexts

Andreina Sgaglione
Università per Stranieri di Siena

Pubblicato 2024-07-18

Parole chiave

  • translinguismo,
  • trauma,
  • nuove applicazioni nel contesto educativo

Come citare

Sgaglione, A. (2024). “Finding oneself” in another language: understanding translingualism and building tools for dealing with trauma in educational contexts. L’ospite Ingrato, 15(I), 373–398. https://doi.org/10.36253/oi-16377

Abstract

Nel contesto disgregato della nostra globalizzazione multiculturale contraddistinto da grandi migrazioni di massa e da un paesaggio antropologico e culturale in rapido mutamento, i contesti educativi dovrebbero fornire, nei percorsi di apprendimento/insegnamento, strumenti adatti a favorire una necessaria capacità di radicamento e di riconoscimento multiculturale. La complessità del presente e i conflitti che lo caratterizzano ci pongono di fronte all’urgenza di osservare con attenzione le diverse storie plurali che individuano le nostre società e di accogliere e valorizzare la ricchezza di voci e di lingue che abitano il mondo. Spesso la situazione di disorientamento nella quale si trovano gli apprendenti immigrati, sia neoarrivati che le seconde generazioni, non viene percepita come parte integrante di una più ampia dimensione che è quella del translinguismo, una condizione di attraversamento di linguaggi, una significativa forma di plurilinguismo multiculturale che, attraverso le sue articolazioni, ovvero il translanguaging, le scritture translingui e l’immaginario translingue rappresenta una lente tramite la quale poter comprendere meglio la condizione degli apprendenti translingui e l’eventuale componente traumatica intrecciata all’esperienza migratoria. In questo contributo si analizzerà il translinguismo nei suoi aspetti fondamentali con particolare riguardo ai tratti che hanno una potenzialità d’applicazione nei contesti educativi plurilingui.  La questione dei traumi migratori sarà trattata proponendo strategie didattiche che aiutino a sviluppare alcuni strumenti fondamentali per la riuscita nell’apprendimento, quali la resilienza e la speranza, così come indicato in alcuni recenti protocolli sperimentati in ambito internazionale.