V. 15 N. I (2024)
Fortiniana

«Qualcosa che non ho mai dimenticato»: Fortini lettore di Virgilio

Maria Teresa Gigliotti
Università della Calabria

Pubblicato 2024-07-18

Parole chiave

  • Franco Fortini,
  • Virgilio,
  • intertestualità,
  • arte allusiva,
  • ricezione del classico

Come citare

Gigliotti, M. T. (2024). «Qualcosa che non ho mai dimenticato»: Fortini lettore di Virgilio. L’ospite Ingrato, 15(I), 413–435. https://doi.org/10.36253/oi-16379

Abstract

L’articolo propone un’analisi delle memorie virgiliane presenti nella produzione poetica di Franco Fortini, le quali agiscono sia a un livello para-testuale sia a un livello più profondo, che coinvolge l’intima struttura di alcuni componimenti. L’indagine è condotta facendo riferimento ai meccanismi dell’arte allusiva, la quale si fonda sull’intesa tra autore e lettore; allo stesso tempo, si mette in luce la vitalità della tradizione latina nella poesia di Fortini. I riferimenti a celebri luoghi testuali della produzione virgiliana, infine, si riscontrano anche nella traduzione del Licìda di John Milton, confluita nel Ladro di ciliege e altre versioni di poesia (1982), testimonianza della fitta rete di richiami intertestuali che caratterizzano il poemetto.