V. 16 N. II (2024)
Sezione monografica «La libertà è difficile». Per Roberto Roversi

Roversi, Bologna e gli anni Settanta

Stefano Giovannuzzi
Università degli Studi di Perugia

Pubblicato 2024-12-15

Parole chiave

  • Roberto Roversi,
  • Lucio Dalla,
  • movimenti giovanili di protesta,
  • Il cerchio di gesso

Come citare

Giovannuzzi, S. (2024). Roversi, Bologna e gli anni Settanta. L’ospite Ingrato, 16(II), 89–105. https://doi.org/10.36253/oi-17016

Abstract

Il saggio esamina la posizione di Roversi, come scrittore e intellettuale, negli anni Settanta e in particolare si concentra sul 1977 e le vicende che a Bologna seguono l’assassinio di Francesco Lorusso. Intellettuale storicamente legato al PCI, Roversi non condivide la chiusura del sindaco Zangheri verso i movimenti giovanili, dei quali peraltro condivide la contestazione della strategia del compromesso storico. Con la rivista «Il cerchio di gesso» apre anzi un fecondo dialogo con il movimento, i cui leader collaborano con il periodico, con le loro ragioni e il loro linguaggio. Si tratta di una svolta decisiva, rispetto all’intellettualismo che caratterizzava «Rendiconti». In questo contesto – che influisce in modo profondo sulla poesia di Roversi – acquista rilievo anche la collaborazione con Lucio Dalla, che agisce come spinta a rivedere il proprio linguaggio alla ricerca di un modo di comunicare rinnovato.