V. 17 N. I (2025)
Sezione monografica Tradurre il trauma

Il linguaggio del trauma, poesia e ripetizione. Tradurre Elegie del Quattro giugno di Liu Xiaobo

Nicoletta Pesaro
Università Ca’ Foscari Venezia, Italia

Pubblicato 2025-06-25

Parole chiave

  • poesia,
  • traduzione,
  • trauma,
  • ripetizione

Come citare

Pesaro, N. (2025). Il linguaggio del trauma, poesia e ripetizione. Tradurre Elegie del Quattro giugno di Liu Xiaobo. L’ospite Ingrato, 17(I), 115–140. https://doi.org/10.36253/oi-18022

Abstract

La traduzione della raccolta poetica Elegie del Quattro giugno del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo – morto in regime di detenzione nel 2017 – rappresenta un atto di ripetizione e conservazione del trauma. Le poesie contenute nella raccolta, scritte dal 1990 al 2009, in occasione di ciascun anniversario del massacro di Tian’an men, sono una «sintesi lirica di raro equilibrio» tra denuncia politica e canto, condivisione poetica della sofferenza umana. In questo articolo si indagano le principali strategie usate nella traduzione in italiano della raccolta (Lantana, 2013), e si esplora il significato del testo in relazione al trauma, insieme alla contraddizione fra poesia/traduzione come coazione a ripetere il trauma e poesia/traduzione come salvezza dall’oblio.