I caratteri dell’indicibile. La traduzione del sintomo in alcune opere della letteratura sinofona
Pubblicato 2025-06-25
Parole chiave
- letteratura sinofona,
- caratteri cinesi,
- trauma,
- traduzione
Come citare
Copyright (c) 2025 Silvia Pozzi

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Abstract
Il trauma della Rivoluzione Culturale segna la modernità letteraria cinese e l’identità taiwanese si fonda su una memoria storica segnata da traumi. Quali sfide affronta il traduttore? Un rischio è la razionalizzazione: come distinguere le ripetizioni grammaticali da quelle retoriche in Brothers di Yu Hua? Come preservare le onomatopee, così ricorrenti in cinese, senza produrre effetti stranianti? Altro ostacolo è la distanza culturale: in Il professore e la ballerina del carillon, Dorothy Tse reinventa Hong Kong. Come rendere riconoscibili i paesaggi per chi non ha riferimenti? Infine, la distanza linguistica: in Ghost Town di Kevin Chen, gui 鬼 significa “fantasma”, ma anche “assurdo” o “sperduto”, “remoto”. Esiste poi nel romanzo una sovrapposizione di lingue, perché l’autore ricorre al taiwanese, la lingua materna dei sogni e dei ricordi.