V. 10 (2021): luglio-dicembre
Sezione monografica: Fortini e Dante

«Tra cotanto senno». Fortini e i dantisti

Pubblicato 2021-12-20

Come citare

Diaco, F. (2021). «Tra cotanto senno». Fortini e i dantisti. L’ospite Ingrato, 10, 253–286. Recuperato da https://oaj.fupress.net/index.php/oi/article/view/13689

Abstract

L’articolo – che esamina anche materiali poco noti e inediti – intende delineare il pensiero critico di Fortini su Dante, seguendone le evoluzioni dal 1946 al 1994, ricostruendone i contesti e discutendone le tesi. Nonostante i numerosi riferimenti a Hegel, De Sanctis e Croce, oltre che alle indagini di Corti e alle analisi di Fubini, gli studiosi con cui Fortini dialoga più strettamente sono Contini e Auerbach, a cui va aggiunto il nome di Singleton: le due “velocità” metrico-stilistiche rilevate dal primo sembrano potersi intersecare tanto al nesso tra figura e adempimento – che congiunge dimensioni cronologiche e ontologiche differenti –, quanto alla sovrapposizione tra il Dante-personaggio e l’intera umanità. Tra le questioni più importanti che emergono da questo percorso vi sono il ruolo della filologia, della storia (letteraria) e dell’insegnamento scolastico; i processi di traduzione, ricezione e divulgazione dei classici; il delicato nesso tra teologia, psicoanalisi e politica.