Pubblicato 2023-12-22
Parole chiave
- macerie,
- seconda guerra mondiale,
- apocalisse,
- neocapitalismo,
- utopia
Come citare
Copyright (c) 2023 Francesco Diaco
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Abstract
L’intervento mira a rintracciare le occorrenze e a individuare le funzioni delle macerie nella produzione di Franco Fortini. Se la visione delle devastazioni belliche è legata a un nesso apocalittico-messianico che ribalta la distruzione in palingenesi, durante il dopoguerra i resti degli edifici bombardati spariscono velocemente, murati dalla ricostruzione, dalla Guerra fredda, dal boom economico. Le immagini di lenta e segreta consunzione, allora, diventano – per il Fortini più brechtiano – allegoria del valore della poesia e delle contraddizioni interne al neocapitalismo, nell’attesa della sua possibile, ma non inevitabile, caduta. Dopo aver ricordato la filosofia della storia sottesa al ricorrere di tali motivi, si indaga infine la declinazione che l’autore ne dà negli ultimi decenni, tra l’invito al buon uso delle rovine e i paradossali auspici di Composita solvantur.