V. 14 N. II (2023)
Sezione monografica: «Tutta distrutta, tutta nuova nata». Poesia e macerie

Un’introduzione al concetto di apocalisse dialogica. Frantumi, cocci, relitti e scorie degli scambi di battute nella poesia italiana del Novecento

Giulia Martini
Università degli Studi di Siena

Pubblicato 2023-12-22

Parole chiave

  • dialogo,
  • Analisi della Conversazione,
  • interazioni dirette,
  • Teoria dell’Identità Dialogica,
  • poesia italiana del Novecento

Come citare

Martini, G. (2023). Un’introduzione al concetto di apocalisse dialogica. Frantumi, cocci, relitti e scorie degli scambi di battute nella poesia italiana del Novecento. L’ospite Ingrato, 14(II), 73–88. https://doi.org/10.36253/oi-15572

Abstract

L’espressione «apocalisse dialogica» definisce le modalità di comunicazione disfunzionale nella poesia italiana del Novecento, dove il dialogo non si manifesta in funzione di una comunicazione reciproca, ma si riferisce al malfunzionamento della comunicazione stessa. Nei testi lirici, le interazioni verbali sono costantemente inserite in un complesso sistema di patologie e disfunzioni comunicative. La funzione anti-dialogica agisce su vari livelli: strutturale (ad esempio, saltando un turno), pragmatico (come nel caso delle risposte che non rispondono), tematico (in particolare la tendenza a ritornare su argomenti inaffrontabili, come la morte), e relazionale (lo scambio si dispiega come conflitto e antagonismo). L’articolo mira a inquadrare la funzione anti-dialogica proponendo una contrapposizione metaforica tra il processo dialogico e il Gioco del 15, attraverso il confronto tra alcuni esempi testuali (tratti da Gozzano, Caproni, Sereni e Sanguineti) e le principali forme di discordanza pragmatica.