Pubblicato 2023-12-22
Parole chiave
- Gabriele d’Annunzio,
- Libro segreto,
- stile tardo
Come citare
Copyright (c) 2023 Leonardo Minnucci
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Abstract
Spesso trascurata dai più, la produzione finale di Gabriele d’Annunzio presenta non solo movenze inattese, ma anche un’immagine dello scrittore e, soprattutto, dell’uomo assai diversa da quella a cui il grande pubblico è generalmente abituato. Partendo da questo presupposto, l’articolo, avvalendosi del concetto di Spätstil (“stile tardo”) – così come lo troviamo elaborato negli scritti di Theodor W. Adorno, Edward W. Said e Luca Lenzini –, propone un’analisi dell’ultimo lavoro pubblicato da d’Annunzio, il cosiddetto Libro segreto (1935): ne emerge un’opera estremamente frammentaria ed eterogenea, in cui alla teatralità del Vate, alla solarità del poeta alcyonico si sostituisce la silenziosa esplorazione notturna del prigioniero del Vittoriale, ormai vecchio e prossimo alla morte.