V. 14 N. II (2023)
Scrittura / Lettura / Ascolto

Appunti sullo “stile tardo” in d’Annunzio

Leonardo Minnucci
Università degli Studi di Siena

Pubblicato 2023-12-22

Parole chiave

  • Gabriele d’Annunzio,
  • Libro segreto,
  • stile tardo

Come citare

Minnucci, L. (2023). Appunti sullo “stile tardo” in d’Annunzio. L’ospite Ingrato, 14(II), 167–188. https://doi.org/10.36253/oi-15577

Abstract

Spesso trascurata dai più, la produzione finale di Gabriele d’Annunzio presenta non solo movenze inattese, ma anche un’immagine dello scrittore e, soprattutto, dell’uomo assai diversa da quella a cui il grande pubblico è generalmente abituato. Partendo da questo presupposto, l’articolo, avvalendosi del concetto di Spätstil (“stile tardo”) – così come lo troviamo elaborato negli scritti di Theodor W. Adorno, Edward W. Said e Luca Lenzini –, propone un’analisi dell’ultimo lavoro pubblicato da d’Annunzio, il cosiddetto Libro segreto (1935): ne emerge un’opera estremamente frammentaria ed eterogenea, in cui alla teatralità del Vate, alla solarità del poeta alcyonico si sostituisce la silenziosa esplorazione notturna del prigioniero del Vittoriale, ormai vecchio e prossimo alla morte.