Franco Fortini e la psicoanalisi come metodo. Per un’angoscia lirica oltre il sintomo letterario

Abstract

L’articolo esplora il rapporto controverso e complesso che Fortini intrattiene con la psicoanalisi nel corso della sua carriera letteraria. Dall’inizio degli anni Quaranta, questo rapporto si manifesta principalmente attraverso la sua produzione di saggi critici, recensioni e, solo in modo più sotterraneo, nella trama dei suoi testi lirici. Fortini integra la psicoanalisi nel suo approccio critico attraverso una stratificazione complessa di metodi e riferimenti (Freud, Jung, Lacan, Fachinelli, Orlando) che sono attentamente adattati alla specifica opera o al soggetto di studio a cui il testo è dedicato. Il nucleo centrale del suo interesse consiste nell’individuare uno strumento che possa connettere l’“altro” del testo, considerato un laboratorio di scrittura politica, agli altri destinatari del medesimo testo attraverso l’espressione di un sentimento di “angoscia lirica”.