V. 15 N. I (2024)
Sezione monografica Cesare Cases: l’opera, l’archivio, l’eredità

La cioccolata e la noia. Cases e la letteratura italiana

Gabriele Fichera
Universität Bern

Pubblicato 2024-07-18

Parole chiave

  • noia sociale,
  • parodia,
  • oggettività narrativa,
  • prolessi,
  • epicità

Come citare

Fichera, G. (2024). La cioccolata e la noia. Cases e la letteratura italiana. L’ospite Ingrato, 15(I), 31–45. https://doi.org/10.36253/oi-16357

Abstract

Il saggio tenta di individuare all’interno della raccolta di Cesare Cases Patrie lettere le fondamentali linee interpretative con cui lo studioso ha letto alcuni snodi della letteratura italiana del Novecento, con particolare attenzione ai romanzi di Gadda, Calvino e della Morante. A partire da un quadro sociologico dominato dall’antinomia fra “noia” sociale e cambiamento rivoluzionario, fra “staticità” delle aree avanzate e dinamicità politica delle aree depresse vengono posti in rilievo i modi in cui Cases, con l’ausilio teorico di acuti interlocutori come Lukács, Benjamin e Szondi, ha rinvenuto tracce di questa dialettica nelle strutture del racconto, con particolare attenzione alle istanze oggettive espresse dalle voci narranti, colte nei loro camuffamenti artistici, fra epicità e parodia, prolessi e “responsabilità”.