Coercizione, intimidazioni, violenze di genere in Tacito: la paura delle donne in età giulio-claudia fra pregiudizi e indifferenza storiografica
Pubblicato 2024-12-30
Parole chiave
- paura,
- Tacito,
- età Giulio-Claudia,
- incrimizioni di genere,
- pudicizia
Come citare
Copyright (c) 2024 Ida Gilda Mastrorosa
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Abstract
Il contributo si concentra sul rapporto fra donne e paura nella ricostruzione che Tacito propone dell’età giulio-claudia, evidenziando che esso sembra assumere significato in una duplice direzione. Oltre ai passi che fanno emergere la capacità delle donne, o almeno di alcune, di suscitare paura o di apparire temibili per il loro comportamento intraprendente, da altri si può dedurre l’impatto della paura su soggetti femminili sottoposti a imposizioni coercitive, delimitazioni della libertà collegate a incriminazioni di vario tipo, intimidazioni scaturite dai rapporti con il potere dei propri congiunti e finanche violenza fisica. Malgrado la puntualità nel rievocare questi episodi, si nota tuttavia la tendenza dello storico a sorvolare sulle reazioni emotive femminili in queste circostanze, secondo una prospettiva che sovente sembra riflettere la resistenza ad accettarne la presenza attiva sulla scena pubblica e il coinvolgimento in vicende politiche e che al contempo esprime il ripudio di comportamenti contrari ai principi morali prescritti dalla tradizione anteriore per la condotta femminile.