V. 20 (2024): Paura, Paure
Oltre il tema

La rappresentazione del corpo delle donne. Strumenti, teorie e pratiche di sorveglianza

Pubblicato 2024-12-30

Parole chiave

  • sorveglianza,
  • antropometria criminale,
  • fotografia giudiziaria,
  • Cesare Lombroso,
  • ritratto fotografico,
  • rappresentazione,
  • genere
  • ...Più
    Meno

Come citare

Miodini, L. (2024). La rappresentazione del corpo delle donne. Strumenti, teorie e pratiche di sorveglianza. Storia Delle Donne, 20, 243–270. https://doi.org/10.36253/sd-17252

Abstract

Il saggio traccia un’ampia ricognizione critica, ricca di approfondimenti analitici, della storia della rappresentazione del corpo femminile come campo d’indagine, dai primi anni del XIX secolo all’inizio del Novecento. Sono presentati casi paradigmatici della marginalizzazione sociale delle donne: la formazione discorsiva della fisiognomica; il pensiero medico ottocentesco; il nesso tra sessualità femminile e devianza dell’antropologia criminale. Lo studio delle fonti e della pubblicistica medica, da una prospettiva di genere, transdisciplinare, mette a fuoco le idee correnti sulla natura femminile; le prescrizioni valoriali e i pregiudizi normativi. In questo percorso storico la fotografia medica, psichiatrica e giudiziaria, svolge un ruolo essenziale come strumento di controllo, misurazione e catalogazione. Lo studio affronta la costruzione di un immaginario di genere attraverso l’analisi degli Atlanti fotografici realizzati nella seconda metà dell’Ottocento, che codificano e sistematizzano la paura del corpo sessuato femminile. La storia del dibattito critico sull’antropologia criminale e la storiografia sulla fotografia dell’Ottocento e del primo Novecento in Italia serve a comprendere la persistenza dell’immaginario di genere nella contemporaneità; e comprendere la sopravvivenza di stereotipi normativi, di estrema pregnanza nell’attuale scena politica.