Lavoro a buon mercato a Rimini e Durazzo. La prospettiva dell’ecologia-mondo applicata allo studio dell’industria turistica balneare
Published 2025-05-21
Keywords
- turismo,
- ecologia-mondo,
- lavoro a buon mercato,
- ordine domestico
How to Cite
Copyright (c) 2025 Matteo Lupoli

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Abstract
In questo articolo sono presentati i risultati di ricerca che ha avuto per oggetto l'industria turistica balneare nei contesti di Rimini e Durazzo ed in particolare le condizioni di lavoro all'interno di questa. La domanda di sfondo da cui la ricerca muove, riguarda la possibilità di applicare la prospettiva dell’ecologia-mondo (uno dei più noti paradigmi interpretativi dell’ecologia politica contemporanea, formulato dallo storico dell'ambiente Jason W. Moore) allo studio dell’industria turistica balneare. Su un piano operativo questo ha significato la verifica, attraverso la raccolta di decine di interviste, della presenza di forme di lavoro strutturalmente svalutato di cui il capitale si appropria ad un costo molto basso.
L’idea della centralità di un surplus ecologico generato dalla disponibilità di risorse a buon mercato (in questa fattispecie la forza lavoro) fondamentale nella teoria dell’ecologia-mondo di Moore, sembra trovare conferma nella dinamica che si è potuta osservare studiando il funzionamento dell’industria turistica balneare in entrambe le città costiere selezionate. Ciò che emerge è che i lavoratori del settore turistico, impiegati in mansioni tendenzialmente riproduttive e interattive come il servizio ai tavoli, l’accoglienza del turista e la sistemazione delle spiagge, vengono sistematicamente sottopagati. A causa del sistematico intreccio tra rapporti di lavoro e conoscenze pregresse, dell’imporsi di un modello familistico nella gestione del personale e dell’esistenza di una serie di condizioni strutturali che rendono i lavoratori più ricattabili in questa industria, sono riprodotte a livello di impresa le strutture gerarchiche interne alla famiglia secondo un modello patriarcale. Si ritiene che sia questa specifica modalità di produzione dell'offerta turistica a determinare l'insostenibilità del modello e che pertanto la ricerca di nuove aree verdi non sia sufficiente per pensare lo sviluppo di un turismo che possa dirsi ecologicamente sostenibile.