Abstract
Viene illustrato un approccio di psicologia cognitiva applicata all’uso didattico dell’animazione. Il riferimento principale è alla teoria di Schnotz e Lowe sul ruolo dei processi percettivi e delle loro regole di salienza nell’apprendimento tramite animazioni. La relativa autonomia del funzionamento del sistema visivo è utilizzata per segnalare possibili specifici svantaggi dell’animazione e anche importanti principi che, applicati alla animazione, possono scongiurare quegli svantaggi. Viene anche affrontato il problema dell’autocontrollo dello studente nell’esplorazione dell’animazione e vengono indicati alcuni principi utili per risolverlo.