The use of open-ended questions to verify the mathematical literacy. Suggestions from PISA 2012
Published 2016-04-30
Keywords
- domande aperte,
- competenza matematica,
- OECD-PISA,
- formazione insegnanti. open-ended questions,
- mathematical literacy
How to Cite
Abstract
The paper presents the results of the Italian students in OECD-PISA 2012. The results for the open-ended questions related to mathematical literacy are examined. The OECD database compendium for the cognitive item responses has been used, the items were grouped into the categories of PISA mathematical framework (content, context, process), and the classification by performance level has also been considered. The overall weakness of the Italian students in the open-ended questions is explained by the high rate of missing and very poor performance in some categories (“change and relationships”, “scientific context”, “formulate”). Italian students perform better in a few categories (“social context”, “interpreting and evaluating”, “space and shape”), but these new findings may represent a starting point for improvement. The possible use of data on open-ended questions in teacher training is also discussed.
L’uso delle domande aperte per la verifica della competenza matematica. Suggestioni da PISA 2012
Il saggio presenta i risultati degli studenti italiani nell’indagine OECD-PISA 2012. Vengono considerati i risultati per le domande a risposta aperta relative alla literacy matematica. È stato utilizzato il database relativo al compendio degli item cognitivi, raggruppando gli item secondo le categorie matematiche del quadro di riferimento del PISA (contenuto, contesto, processo), a cui si è aggiunta la classificazione per livello di performance. La complessiva debolezza degli studenti italiani nelle domande aperte è determinata in particolare dall’alto tasso di omissioni e dai risultati molto scarsi in alcune categorie (“cambiamento e relazioni”, “ambito scientifico”, “formulazione matematica”). Gli studenti italiani ottengono risultati migliori in poche categorie (“contesto sociale”, “interpretazione e valutazione”, “spazio e forma”), che possono rappresentare un punto di partenza per il miglioramento. Viene discusso anche il possibile uso dei dati sulle domande aperte nella formazione degli insegnanti.