PREMIO “LORENZO BARGELLINI” II EDIZIONE 2020

2020-06-05

La Famiglia Bargellini, la Fondazione Giovanni Michelucci, l’ Archivio Il Sessantotto, la Rivista Cambio, l’Istituto Ernesto De Martino, i Cobas, assieme all’Ass. Un Tetto sulla testa e agli altri soggetti del Comitato promotore e ai membri della Commissione giudicatrice hanno deciso di posticipare la comunicazione dell’esito del Premio Lorenzo Bargellini – prevista dal bando il 15 maggio – alla data odierna 4 giugno 2020, ricorrenza della morte di Lorenzo. L’impossibilità oggi, dettata dalle attuali normative igienico-sanitarie, di svolgere in serenità la cerimonia di premiazione e i momenti di dibattito e convivialità associati ad essa, ci hanno indotto a valorizzare questo giorno attraverso la diffusione dei risultati della valutazione delle tesi pervenute, assieme all’uscita del volume di Gavino Santuccio La storia di Cagliari nel dopoguerra tra processi urbanistici e conflitti sociali, tesi vincitrice della prima edizione.

Il Premio 2020, per unanime valutazione della commissione giudicatrice, è stato conferito a Rita Ciccaglione per la tesi di dottorato Spazi di desiderio. Adolescenza nel post-sisma aquilano, in cui affronta il tema delle vecchie e nuove pratiche dell’abitare in un contesto fortemente sfidante quale quello del post- terremoto aquilano che ridefinisce fragilità sociali, disequilibri di potere e relazioni di disuguaglianza.

La Commissione, inoltre, ha conferito Menzione di merito a Verena Lenna, Roberta Pacelli e Giacomo Pozzi.

Il libro di Gavino Santucciu è reperibile in open access qui: http://www.michelucci.it/2020/06/01/premio-bargellini-2019/

Il Comitato promotore del Premio

 

La cerimonia di proclamazione e consegna del Premio si terrà a Firenze nel prossimo autunno

 

PREMIO “LORENZO BARGELLINI”

II edizione 2020

Le tesi pervenute sono state tutte contraddistinte da solide ricerche sul campo e da approcci che con intelligenza critica hanno saputo affrontare il tema dell’abitare attraverso la lente delle pratiche di resilienza e di auto-organizzazione sociale e abitativa.

Dopo un’attenta valutazione in base ai seguenti criteri:
pertinenza con i temi del bando
innovazione e originalità
rigore metodologico
public engagement
chiarezza espositiva

la Commissione attribuisce il Premio “Lorenzo Bargellini” 2020 alla Tesi: Spazi di desiderio. Adolescenza nel post-sisma aquilano, di Rita Ciccaglione. Tesi di dottorato in Storia, Antropologia, Religioni (Curriculum Antropologia), Università di Roma La Sapienza.


Motivazione: per la messa a fuoco originale del tema delle vecchie e nuove pratiche dell’abitare in un contesto fortemente sfidante quale quello del post- terremoto aquilano che ridefinisce fragilità sociali, disequilibri di potere e relazioni di disuguaglianza; per uno sguardo etnografico fertilizzato dalla letteratura interdisciplinare attraverso il quale il lavoro propone una diversa considerazione dei soggetti e della loro capacità di autorganizzazione, prospettando originali proposte di intervento; per l’accuratezza metodologica e la sapiente conduzione del lavoro sul campo.


La Commissione, inoltre, conferisce Menzione di merito a :
Verena Lenna, The project of property as emancipation. A Community Land Trust in Brussels, Doctor of
Urbanism (PhD) and Doctor of Engineering Science (PhD): Architecture, Università IUAV di Venezia e
Katholieke Universiteit Leuven.
Motivazione: per le premesse e le finalità della ricerca, così come per il ruolo e la prospettiva militante della
scrivente; per il contributo offerto alla comprensione del processo di sviluppo del quartiere disagiato di Molenbrok nella città di Bruxelles; per l’articolazione del rapporto tra proprietà ed emancipazione, anche attraverso una analisi storica sulla evoluzione delle categorie ad esse collegate.


Roberta Pacelli, Il planner, la tartaruga e l’altro. Disobbedienza ed azione pubblica ai margini dello
sviluppo urbano, Tesi di dottorato Curriculum di Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio,
Università IUAV di Venezia.
Motivazione: per l’approfondita analisi critica dei modelli di progettualità urbana nei contesti di forte marginalità sociale, per la coerente lettura, durante una difficile esperienza di attivismo, di un territorio urbano sgretolato e sregolato, ben indagato nella sua complessità di forme plurime e complesse di subalternità sistemica, per la capacità di interrogarsi su processi e strumenti che possano facilitare l’espressione di domanda politica da parte di soggetti sociali deprivati dei loro diritti.


Giacomo Pozzi, La centralità dei margini. Politiche dell’abitare e pratiche di ospitalità nella Milano
contemporanea, Dottorato di Ricerca in Antropologia Culturale e Sociale, Università di Milano-Bicocca.
Motivazione: per aver posto al centro della questione dell’abitare urbano, nel caso specifico della città di Milano, il tema degli sfratti, affrontandolo con un apparato teorico solido, ma soprattutto attraverso una ricerca etnografica posizionata e impegnata, capace di rendere conto delle numerose sfaccettature del fenomeno. Fornendo elementi di comprensione delle politiche abitative, lo studio rappresenta un valido esempio di possibile applicazione dei risultati di una ricerca al campo della politica.