Vol. 21 No. 3 (2021): Research and practices to learn how to reach a sustainable and healthy economic and social recovery post Covid-19
Dossier Covid

Justice system and juvenile deviance after the Covid-19 pandemic. Educational paths between school promotion and re-education

Emanuela Guarcello
University of Turin
Giulia Gozzelino
Università degli Studi di Torino

Published 2021-12-31

Keywords

  • social justice,
  • education,
  • school,
  • juvenile penal system,
  • citizenship,
  • giustizia sociale,
  • educazione,
  • scuola,
  • giustizia penale,
  • cittadinanza
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How to Cite

Guarcello, E., & Gozzelino, G. (2021). Justice system and juvenile deviance after the Covid-19 pandemic. Educational paths between school promotion and re-education. Form@re - Open Journal Per La Formazione in Rete, 21(3), 273–287. https://doi.org/10.36253/form-10171

Abstract

Starting from the concept of social justice and from universal children’s rights (UN, 1989), the contribution questions the role of education in enhancing the originality and uniqueness of each one and in restoring responsibility and dignity to fragile (Milani, 2019), difficult (Bertolini ,1993) and deviant (Vico, 1988) young people. In a complex contemporaneity, tested by pandemic’s sufferings and restrictions, the pedagogical look underlines the importance of reconstructing – starting from school – promotional, capacitating and justice-oriented paths. Deviant acts are read in the light of a broad social responsibility. We propose the empowerment of an educating community (Agazzi, 1968) aimed at participation, dialogue (Freire, 2002) and assumption of an active and inclusive citizenship. The juvenile penal system is collectively rethought, favouring diversion from prosecution, mediation, reparation and probation strategies.

 

Giustizia e devianza minorile dopo la pandemia Covid-19. Percorsi alternativi tra promozione scolastica e rieducazione.

 

Partendo dal concetto di giustizia sociale e dai diritti universali delle bambine, dei bambini e degli adolescenti (UN, 1989), il contributo si interroga sul ruolo dell’educazione nel valorizzare l’originalità e l’unicità di ciascuno e nel restituire responsabilità e dignità ai soggetti fragili (Milani, 2019), difficili (Bertolini, 1993) e devianti (Vico, 1988). In una contemporaneità complessa, provata dalla sofferenza e dalle restrizioni della pandemia, lo sguardo pedagogico sottolinea l’importanza di ricostruire, a partire dalla scuola, percorsi promozionali, capacitanti e orientati alla giustizia. Si rileggono gli atti devianti alla luce di un’ampia responsabilità sociale e si propone l’empowerment di una comunità educante (Agazzi, 1968) volta alla partecipazione, al dialogo (Freire, 2002) e all’assunzione di una cittadinanza attiva e inclusiva per ripensare collettivamente il sistema penale minorile privilegiando deviazioni dall’accusa, strategie di mediazione, di riparazione e di messa alla prova.