IPM Nisida’s pedagogical model transformation: educational and cultural mediation between challenges and opportunities

Abstract

The research explores the critical issues in managing unaccompanied foreign minors (UFM) in Italian juvenile detention centers, highlighting the shortcomings of the current institutional pedagogical model and the harmful impact of repressive practices that often overshadow educational pathways. Starting from an analysis of contextual dynamics that have disrupted the perception of the penitentiary setting as a closed system, and through a semi-structured interview with a key informant, the study proposes the need to formalize the role of cultural mediation and education within the intervention team as a stable support for the minors’ accompaniment. This role is crucial for the continuous implementation of organizational models and serves as an effective antidote to the risk of dehumanization within the penitentiary environment.

Trasformazione del modello educativo nell’IPM di Nisida: la mediazione-educazione culturale tra criticità e opportunità.

La ricerca esplora le criticità della gestione dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) nelle carceri minorili italiane, evidenziando i limiti dei Modello Pedagogico d’Istituto in vigore ed il conseguente impatto dannoso di pratiche repressive che prendono il sopravvento sui percorsi educativi. Partendo da un’analisi delle dinamiche di contesto sopraggiunte a perturbare l’idea del setting penitenziario come sistema-chiuso, e attraverso un’intervista semi-strutturata a testimone privilegiato, si propone la necessità di sistematizzare nell’equipe d’intervento il ruolo della mediazione-educazione culturale, quale sostegno stabile all’accompagnamento dei minori. Tale figura riveste, infatti, un ruolo centrale nell’implementazione costante dei modelli organizzativi e un efficace antidoto al rischio di disumanizzazione in ambito penitenziario.