A reflection on formal and non-formal educational activities in the in penitentiary of Malta, Italy, Cyprus and Hungary

Abstract

This paper provides a comparison of educational activities in prison settings in Malta, Italy, Cyprus and Hungary. It highlights the role of education and training in promoting meaningful re-educational processes. Moreover it analyses various educational initiatives, ranging from primary literacy to advanced higher education, and raises the issue of their effectiveness in improving personal development, employability and reducing recidivism rates among incarcerated people. The proposed analysis highlights vocational training as a critical component in many European prison systems and explores the challenges posed by inadequate resources and systemic inconsistencies. The adopted approach aims at highlighting best practices and suggesting some ideas for improving educational policies and support structures in prisons. The proposed reflection shows how education has a transformative thrust, equipping detainees with practical skills and promoting pathways towards social reintegration, to the benefit of both individuals and communities.

Una riflessione sulle attività educative formali e non formali negli istituti penitenziari di Malta, Italia, Cipro e Ungheria.

Il contributo offre un confronto sulle attività formative nelle realtà penitenziarie di Malta, Italia, Cipro e Ungheria, evidenziando il ruolo dell’istruzione e della formazione nel promuovere processi rieducativi significativi. Analizza varie iniziative educative, che vanno dall’alfabetizzazione primaria all’istruzione superiore avanzata. Pone inoltre l’attenzione sulla loro efficacia nel migliorare lo sviluppo personale, l’occupabilità e la riduzione dei tassi di recidiva tra le persone detenute. L’analisi proposta sottolinea la formazione professionale come componente critica in molti sistemi carcerari europei ed esplora le sfide poste da risorse inadeguate e incongruenze sistemiche. L’approccio adottato intende mettere in evidenza le migliori pratiche e suggerire alcuni spunti per migliorare le politiche educative e le strutture di supporto nelle carceri. La riflessione proposta mostra come l’istruzione abbia una spinta trasformativa, dotando le persone detenute di competenze pratiche e promuovendo percorsi verso il reintegro sociale, a vantaggio sia degli individui che delle comunità.