Le elezioni europee del 6-7 giugno 2009: ancora elezioni di second'ordine o primi cenni di un riallineamento? Un'analisi dei flussi elettorali in 13 città italiane
Pubblicato 2009-12-30
Parole chiave
- EP elections,
- flussi elettorali,
- second-order elections
Come citare
Abstract
A livello di saldi finali, le tendenze più rilevanti alle elezioni europee del 6-7 giugno 2009, sono costituiti sostanzialmente da: 1) il sostanziale equilibrio finale tra le macro-aree politiche di centrosinistra e centrodestra; 2) la diminuzione del consenso per i partiti maggiori e la significativa crescita dei partiti minori; 3) l’elevato livello di astensionismo.
Queste tendenze generali, oramai note a tutti, hanno caratterizzato l’esito finale dei risultati alle elezioni europee del 6-7 giugno 2009. Tuttavia, esse non ci dicono quali sono stati gli effettivi movimenti di voto sottostanti che le hanno generate: riuscire a stimare questi movimenti di voto – i flussi elettorali – rappresenta un passo decisivo attraverso il quale fornire la necessaria prova empirica sui cambiamenti che sono intervenuti tra due elezioni.
L’obiettivo di questo saggio è proprio quello di cercare di interpretare i risultati delle elezioni europee del 2009 attraverso un’analisi dei flussi elettorali avvenuti tra le elezioni politiche del 2008 e le elezioni europee del 2009. Stimare gli spostamenti di voto avvenuti tra le due elezioni sarà occasione per valutare le caratteristiche delle elezioni europee del 2009 anche alla luce della significatività del modello teorico dell’elezione di second’ordine.