Abstract
L’autore analizza i cambiamenti dei servizi alla prima infanzia nel Regno Unito negli ultimi vent’anni, soffermandosi sulle politiche adotatte e sull’immagine dei genitori dominante nei servizi. A seguito del notevole incremento di donne impiegate nel mondo del lavoro, le politiche di sostegno alla prima infanzia sono state potenziate in maniera importante a partire dalla metà degli anni Novanta. Determinante è stata l’idea che il sostegno alla cura dell’infanzia avrebbe prevenuto o ridotto i problemi economici e sociali delle famiglie. Ma le politiche adotatte hanno seguito due binari: il sostegno alle famiglie povere, in difficoltà, e il mantenimento di servizi privati in un regime di libero mercato. I genitori sono considerati dei consumatori, ma non sempre si tratta di consumatori bene informati. L’autore contrappone a questo stato di cose una concezione democratica e partecipativa dei rapporti tra scuola e famiglia, in cui i genitori sono considerati partner competenti o comunque da coinvolgere a pieno titolo, sulla scorta anche di alcune esperienze pilota italiane.