Vol. 25 No. 1 (2025): New Work and New Study. Research and education for flexible, inclusive, sustainable, attractive workplaces
Practices / Considerations

Group interventions with adopted children: experiences from “Say, Do... Play!” working model and operational reflections

Christian Compare
Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari", Università di Bologna
Alice Bernardi
Centro per le Famiglie del Comune di Rimini, Coop. Soc. Il Millepiedi a.r.l.

Published 2025-03-31

Keywords

  • group interventions,
  • adoption,
  • peer support,
  • well-being,
  • gruppi di parola,
  • adozione,
  • supporto tra pari,
  • benessere
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How to Cite

Compare, C., & Bernardi, A. (2025). Group interventions with adopted children: experiences from “Say, Do. Play!” working model and operational reflections. Form@re - Open Journal Per La Formazione in Rete, 25(1), 502–510. https://doi.org/10.36253/form-16967

Abstract

This article reports on five group interventions with adopted children aged 6-10 years at two Family Centres in Emilia-Romagna between 2021 and 2024. The interventions aimed to provide a secure environment for children to explore their adoption experiences through play, artistic expression, and peer interaction. Involving 29 participants, the sessions focused on fostering peer connections, reducing isolation, and helping children process adoption-related emotions. Creative activities promoted self-reflection and meaningful exchange. Feedback from participants and families showed positive outcomes, including increased emotional resilience, and understanding. The study suggests the effectiveness of group interventions in supporting adopted children’s emotional and social well-being and offers a replicable framework for adoption-focused support within community-based family services.

 

Gruppi di parola con bambini adottati: esperienze del modello di lavoro “Dire, Fare… Giocare!” e riflessioni operative.

Questo articolo riporta i risultati di cinque gruppi di parola con bambini adottati di età compresa tra i 6 e i 10 anni, svolti presso due Centri per le Famiglie in Emilia-Romagna tra il 2021 e il 2024. I percorsi avevano l’obiettivo di fornire uno spazio sicuro per permettere ai bambini di esplorare le proprie esperienze adottive attraverso il gioco, l’espressione artistica e l’interazione con i pari. Coinvolgendo 29 partecipanti, le sessioni si sono concentrate sul favorire i legami tra pari, ridurre l’isolamento e aiutare i bambini nell’elaborazione delle emozioni legate all’adozione. Le attività creative hanno promosso la consapevolezza e lo scambio significativo. I feedback ricevuti da partecipanti e famiglie hanno mostrato esiti positivi, tra cui un aumento della resilienza emotiva e una maggiore comprensione reciproca. Lo studio suggerisce l’efficacia degli interventi di gruppo nel sostenere il benessere emotivo e sociale dei bambini adottati e offre un modello replicabile per il supporto centrato sull’adozione all’interno dei servizi familiari comunitari.