Vol. 25 No. 1 (2025): New Work and New Study. Research and education for flexible, inclusive, sustainable, attractive workplaces
Practices / Considerations

More Places: students recreate school environments with artists and experts

Luigi Airoldi
Dirigente IC Alda Merini Scanzorosciate (BG)
Simonetta Boscolo Nale
Dirigente IC Sottomarins Sud Chioggia (VE)
Anna Curci
Dirigente IC Francesco Morosini Venezia
Rossana Quarta
Direttrice Accademia di Arti e Nuoce Tecnologie Roma
Paola Zanini
Responsabile Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea
Giovanna Barzanò
Coordinatrice scientifica Rete Dialogues for Futures
Maria Beatrice Ligorio
Ordinaria di Psicologia dell’Educazione, Università di Bari

Published 2025-03-31

Keywords

  • nonplaces,
  • wall painting,
  • trialogical approach,
  • cooperative learning,
  • active citizenship,
  • nonluoghi,
  • approccio trialogico,
  • apprendimento cooperativo,
  • cittadinanza attiva
  • ...More
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How to Cite

Airoldi, L., Boscolo Nale, S., Curci , A., Quarta, R., Zanini, P., Barzanò, G., & Ligorio, M. B. (2025). More Places: students recreate school environments with artists and experts. Form@re - Open Journal Per La Formazione in Rete, 25(1), 468–479. https://doi.org/10.36253/form-17304

Abstract

Common school environments should be places of living in relationship with their inhabitants. Too often, however, they are nonplaces, transit spaces devoid of identity and aesthetic attention, far from being proponents of well-being. The More Places project involves teachers and pupils, with the support of artists and experts, in the re-constitution of these environments. The article describes some experiences developed in three comprehensive schools in Chioggia (VE), Scanzorosciate (BG) and Venice, focusing on theoretical foundations and educational and social implications and perspectives that emerged from field observations.

 

Più Luoghi: alunne e alunni ricreano gli ambienti scolastici con artisti ed esperti.

Gli ambienti comuni della scuola dovrebbero essere luoghi di vita in relazione con i suoi abitanti. Troppo spesso, tuttavia, sono nonluoghi, spazi di transito privi di identità e di attenzione estetica, lontani dall’essere fautori di benessere. Il progetto Più Luoghi coinvolge docenti e alunne-i, con il supporto di artisti ed esperti, nella ri-costituzione di questi ambienti. L’articolo descrive alcune esperienze sviluppate in tre istituti comprensivi di Chioggia (VE), Scanzorosciate (BG) e Venezia, concentrandosi su fondamenti teorici e su implicazioni e prospettive educative e sociali emerse dalle osservazioni sul campo.