Vol. 25 No. 2 (2025): Tackling early school leaving: the role of schools and their educational approaches
Articles

Combating educational poverty and promoting inclusion in contexts at risk

Francesca Storai
Indire

Published 2025-07-31

Keywords

  • educational poverty,
  • inclusion,
  • educational innovation,
  • place-based education,
  • povertà educativa,
  • inclusione,
  • innovazione educativa,
  • educazione diffusa
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How to Cite

Storai, F., Mori, S., & Panzavolta, S. (2025). Combating educational poverty and promoting inclusion in contexts at risk. Form@re - Open Journal Per La Formazione in Rete, 25(2), 495–509. https://doi.org/10.36253/form-17564

Abstract

The contribution aims to illustrate an investigation oriented towards the shared construction of a quality model for inclusion, based on dialogue with and within the territory, analysing the experience of a school located, by describing the case of a school located in Naples, in the district of Quartieri Spagnoli, an area with high rates of unemployment and crime and where children are exposed to a high risk of deviance. The case study (Yin, 2005), as research approach drew on in-depth interviews, interpreted by mapping some of the RAV (Self-Assessment Report) dimensions such as the Learning Environment and the Inclusion and Differentiation indicators. Overall, a strong capacity of the school to react to the context’s disadvantaged conditions was appreciated. The change in the teaching model and the involvement of public and private stakeholders has allowed children and families to feel part of a caring community and educational partnership.

 

Contrastare la povertà educative e favorire l’inclusione nei contesti a rischio.

Il contributo intende illustrare un’indagine orientata alla costruzione condivisa di un modello di qualità per l’inclusione, fondato sul dialogo con il territorio e all’interno di esso, analizzando l’esperienza di una scuola collocata nei Quartieri Spagnoli a Napoli dove si registrano alti tassi di disoccupazione e criminalità e dove i bambini sono esposti ad un elevato rischio di devianza e abbandono scolastico. La metodologia utilizzata è quella dello Studio di caso (Yin, 2005), realizzata attraverso interviste in profondità rilette alla luce del RAV (Rapporto di autovalutazione) in alcune dimensioni, come l’Ambiente di apprendimento e l’Inclusione e differenziazione e i relativi indicatori. Complessivamente è stata rilevata una forte capacità della scuola di reagire alla condizione disagiata del contesto che grazie al cambiamento del modello didattico e al coinvolgimento di stakeholders pubblici e privati presenti nel territorio permette di coinvolgere ragazzi e famiglie in un percorso formativo fortemente accompagnato e comunitario.