Published 2006-06-30
Keywords
- Primaries
How to Cite
Abstract
In questo intervento, (i) partendo dalle già richiamate esperienze come illustrate dal punto di vista del sociologo della politica (tutte realizzatesi nel corso del 2005), e (ii) avendo come oggetto la regolazione legislativa del fenomeno (quella pionieristica resa possibile dalla competenza regionale in materia elettorale ex art. 122 Cost.; nonché quella che si potrebbe voler introdurre nei ben più ampi e rilevanti ambiti di competenza del legge dello Stato), mi propongo di esaminare nell’ordine:
– i nessi fra elezioni primarie, presentazione delle candidature, ruolo dei partiti e disciplina del loro ordinamento interno;
– i vincoli e/o gli indirizzi che si possono trarre dalla Costituzione e dalla giurisprudenza costituzionale;
– il contesto, per come esso mi appare, all’interno del quale la questione oggi si pone;
– alcuni problemi relativi alla disciplina delle primarie private (o di partito);
– alcuni problemi relativi alla disciplina delle primarie pubbliche
per trarne, infine,
– alcune provvisorie indicazioni sull’atteggiamento che potrebbe (e magari a mio avviso dovrebbe) assumere l’ordinamento al riguardo.
A questo riguardo desidero subito anticipare le mie conclusioni: in nessun caso si può pensare, nel contesto attuale, di fare a meno delle primarie private; nulla impedisce di disciplinare legislativamente forme di primarie pubbliche, che, comunque, non possono tuttavia coprire per intero i fenomeni che ci interessano; il legislatore deve valutare (a) l’opportunità di istituire le seconde e, contestualmente, (b) l’opportunità di incentivare e in qualche modo garantire le prime oppure ancora (c) l’opportunità di lasciarle nel solo ambito dell’autonomia dei privati.