School strategies to tackle dropout and underachievement: a case study on flexible use of school time

Abstract

This paper investigates the potential impact of the flexible use of school time in addressing school dropout. Within Avanguardie Educative – a movement promoted by Indire – school time is conceived as a pedagogical resource that can be (re)organized to meet students’ educational needs and contextual specificities. Based on a case study conducted in a lower secondary school, the paper analyses empirical data collected using the AMOS 8-15 Tests, a standardized tool designed to assesses study skills, cognitive styles, and motivational components of learning. The findings presented highlight the relationship between school satisfaction and students’ approach to learning. Overall, they suggest that a more flexible organization of school time may help reduce gaps between student groups, particularly benefiting those who are more vulnerable or at risk of disengagement. The paper concludes by outlining the next steps of the research, including the integration of academic performance indicators in the third wave of data collection and the potential extension of the study to additional schools, with the aim of further validating its findings.

Strategie scolastiche contro la dispersione: un caso studio sull’uso flessibile del tempo scuola.

Il presente contributo indaga il potenziale dell’uso flessibile del tempo scuola come strategia per contrastare la dispersione scolastica. Nell’ambito del movimento ‘Avanguardie Educative’ promosso da Indire, il tempo scolastico è inteso come un dispositivo pedagogico da utilizzare in funzione dei bisogni educativi degli studenti e dei contesti. Attraverso un caso di studio condotto in una scuola secondaria di primo grado, il contributo prende in esame alcuni dei dati empirici raccolti mediante i Test AMOS 8-15, che consentono di valutare abilità di studio, stili cognitivi e componenti motivazionali dell’apprendimento. I risultati presentati evidenziano la relazione tra la soddisfazione verso la scuola e l’approccio allo studio, e suggeriscono che una organizzazione flessibile del tempo possa contribuire a ridurre le differenze tra gruppi di studenti, sostenendo in particolare i più fragili. Il contributo si chiude delineando le prospettive evolutive della ricerca, che includono l’integrazione di indicatori di performance scolastica nella terza rilevazione e la possibile estensione della ricerca ad altri contesti scolastici, per validarne ulteriormente la portata.