Vol. 24 No. 2 (2024): Revitalising Adult Continuing Education for Positive Social Changes and Personal Fulfilment
Articles

Promoting Active Longevity: The Challenge of Continuing Education for Well-being, Beyond and Above the Emergency

Fabio Togni
Università degli studi di Firenze

Published 2024-06-30

Keywords

  • Active Ageing,
  • Longevity,
  • Transition care,
  • Life cycle,
  • Ageism,
  • invecchiamento attivo,
  • longevità,
  • cura delle transizioni,
  • ciclo di vita,
  • ageismo
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How to Cite

Togni, F., & Boffo, V. (2024). Promoting Active Longevity: The Challenge of Continuing Education for Well-being, Beyond and Above the Emergency. Form@re - Open Journal Per La Formazione in Rete, 24(2), 149–160. https://doi.org/10.36253/form-16036

Abstract

The essay begins with a reflection dedicated to social ageism. In particular, it seeks to show how policies aimed at active ageing, if understood only as strategies directed at the elderly, are not without a certain bias towards aging, aiming to bring the topic of active longevity back into the horizon of lifelong learning. All formal, informal, and non-formal contexts must take on the task of becoming promoters and developers of life skills, fulfilling the preventive role that lifelong learning and continuing education should have. In conclusion, the contribution, after identifying the contents of continuing education for active longevity, highlights the research projects dedicated to this topic within the Lilah research group at the University of Florence.

 

Promuovere longevità attiva: la sfida dell’educazione continua per il benessere, al di là e oltre l’emergenza.

Il saggio prende avvio con una riflessione dedicata all’ageismo sociale. In particolare, cerca di mostrare come le politiche dedicate all’invecchiamento attivo, se intese solo come strategie rivolte agli anziani, non siano prive di un certo pregiudizio nei confronti dell’invecchiamento, con l’obiettivo di riportare il tema della longevità attiva nell’orizzonte dell’apprendimento permanente. Tutti i contesti formali, informali e non formali devono assumersi il compito di diventare promotori e sviluppatori di competenze di vita, assolvendo al ruolo preventivo che dovrebbe avere l’apprendimento permanente. In conclusione, il contributo, dopo aver individuato i contenuti di una educazione continua alla longevità attiva, evidenzia i progetti di ricerca dedicati a questo tema all’interno del gruppo di ricerca Lilah dell’Università di Firenze.