Abstract
Il saggio muove dalla premessa secondo cui la cultura familiare include saperi impliciti ed espliciti che si trasformano e si sviluppano tramite l’esperienza. Gli apprendimenti genitoriali si traducono in prospettive determinate, che rimangono per lo più inconsce e dunque possono contenere elementi di distorsione. Il riconoscimento di tale processo consente l’adozione di un approccio riflessivo alla genitorialità capace di rendere i genitori costruttori attivi delle proprie conoscenze e competenze e interpreti consapevoli delle proprie esperienze. Nell’attuale contesto di disorientamento della famiglia, per sostenere i genitori in questo impegno può essere utile una formazione specifica finalizzata a sviluppare un adeguato pensiero critico.