Abstract
L’articolo propone una riflessione sulla necessità di adeguare compiti e ruoli della figura genitoriale alle trasformazioni subite dai modelli familiari. Al centro del discorso si colloca la categoria della riflessività: il genitore riflessivo è quel genitore che ripensa il proprio agire in relazione agli effetti prodotti e rivede i suoi modelli e le sue modalità, ponendo al centro della relazione il figlio e non il proprio ruolo predefinito. Per l’esercizio del ruolo riflessivo di genitore l’autore indica dieci principi, improntati ai valori dell’ascolto e del dialogo, dell’empatia, del coinvolgimento nell’azione, dell’autorevolezza, della gestione dei conflitti e della tensione verso il mondo simbolico, oltre il piano dell’empiria. Così concepita la funzione genitoriale è oggetto di autoformazione permanente in un’ottica di educazione dei figli finalizzata alla costruzione di un sé autentico e libero.