Abstract
Basandosi sulle evidenze relative al rapporto tra tecnologia e apprendimento e sul recente rapporto OCSE riguardante il Piano Nazionale Scuola Digitale, l’autore riflette sui criteri che devono orientare le politiche innovative, ispirati a sostenibilità, ottimizzazione dell’impatto educativo, sottolineando anche la necessità di finalizzare meglio l’impiego delle tecnologie verso specifici obiettivi. Viene ricordato come storicamente si tenda a sovrastimare l’effetto positivo delle tecnologie sull’apprendimento; la ricerca ha invece rilevato i limiti della loro efficacia (da ricercare in determinate aree) e la rilevanza del rischio del sovraccarico cognitivo che la loro introduzione può comportare. Si propongono alcuni suggerimenti per i decisori scolastici rispondendo alle due domande “Quali criteri per la politica tecnologica?”, “In che modo usare le tecnologie per apprendere a scuola?”.